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Le autorità dei trasporti statunitensi vogliono richiamare 67 milioni di gonfiatori di airbag

La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) lo è chiedendo un richiamo di 67 milioni di gonfiatori di airbag dopo una lunga indagine sulle accuse secondo cui potrebbero rompersi e ferire conducenti e passeggeri. Questi gonfiatori sono stati progettati da ARC Automotive, Inc. e sono stati prodotti per il mercato statunitense durante il periodo di 18 anni prima di gennaio 2018. Sono stati forniti a sei produttori di airbag, che li hanno poi incorporati nei moduli airbag utilizzati nei veicoli da almeno 12 case automobilistiche.

Nel La lettera dell’NHTSA (PDF) ad ARC sollecitando la società a emettere un richiamo, ha elencato nove incidenti in cui un conducente (e, in alcuni casi, un passeggero) era rimasto ferito a causa della rottura di un gonfiatore. Sette di questi incidenti sono avvenuti negli Stati Uniti e uno ha provocato la morte. C’è stato un altro incidente al di fuori degli Stati Uniti in cui il conducente ha riportato ferite mortali. L’agenzia ha scritto nella sua lettera: “I gonfiatori di airbag che proiettano frammenti di metallo negli occupanti del veicolo, piuttosto che gonfiare correttamente l’airbag attaccato, creano un rischio irragionevole di morte e lesioni”.

ARC, tuttavia, non è d’accordo con la conclusione provvisoria dell’agenzia secondo cui alcuni gonfiatori prodotti dalla società presentano un difetto di sicurezza. “Dopo quasi otto anni di intenso controllo, nessuno di [the manufacturers using its products] ha identificato un difetto sistemico o prevalente in questa popolazione di gonfiatori”, ha scritto la società in a lettera di risposta (PDF) indirizzato all’NHTSA. Ha anche menzionato un test su 918 gonfiatori prelevati da veicoli nei cantieri di salvataggio. A quanto pare, nessuno di loro è esploso quando sono stati sottoposti a vari test in laboratorio.

ARC ha affermato di ritenere che gli incidenti in cui i gonfiatori si sono rotti siano il risultato di anomalie di produzione “una tantum” che erano già state adeguatamente affrontate dalle case automobilistiche attraverso richiami specifici per lotto. GM, per esempio, emesso un richiamo (PDF) il 10 maggio per 1 milione di veicoli che “potrebbero aver ricevuto un gonfiatore di airbag sospetto”. L’NHTSA ha avvertito la società, tuttavia, che dovrà scrivere una spiegazione completa con “ulteriori analisi del problema oltre alle precedenti presentazioni di ARC” se decide di non emettere un richiamo. Inoltre, potrebbe ancora decidere che i gonfiatori di ARC hanno un difetto di sicurezza e “potrebbe intraprendere altre azioni appropriate”.

L’NHTSA ha indagato sugli incidenti relativi alla rottura dell’airbag negli ultimi 15 anni. Oltre 67 milioni di airbag dell’ormai defunto produttore giapponese Takata sono già stati richiamati negli Stati Uniti, con altri 100 milioni richiamati in tutto il mondo. Come i gonfiatori realizzati da ARC, anche quelli di Takata potrebbero esplodere e rilasciare frammenti di metallo all’interno del veicolo. Gli airbag di Takata sono stati coinvolti in almeno 18 morti e più di 400 feriti, il che ha portato a numerose cause legali, un massiccio accordo e, infine, la chiusura dell’azienda.


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