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La nuova intelligenza artificiale di Adobe automatizza i tag di accessibilità PDF

A seconda di chi chiedi, l’intelligenza artificiale può essere affascinante, terrificante o una combinazione di entrambi. Ma l’intelligenza artificiale incentrata sull’accessibilità di Adobe è un caso d’uso che (spero) qualsiasi persona ragionevole possa sostenere. La nuova API Auto-Tag dell’azienda può rimuovere la noia dalla creazione di PDF di facile accessibilità per le persone con disabilità.

I PDF dispongono di metadati incorporati che forniscono informazioni strutturali (intestazioni, paragrafi, elenchi e tabelle) nei documenti per tecnologie assistive come i lettori di schermo. Ma l’etichettatura dei documenti digitali per la compatibilità può richiedere molto tempo, soprattutto per chi ha layout complessi o aziende con arretrati di vecchi file privi dei metadati appropriati. Adobe stima che oltre il 90 percento dei PDF sia almeno parzialmente inaccessibile per le persone con disabilità, a volte “apparendo vuoto, sfocato o come righe di testo distorto”.

L’API PDF Accessibility Auto-Tag di Adobe automatizza il processo di tagging. L’azienda afferma che il suo software basato su Sensei indicherà l’ordine di lettura corretto per la tecnologia assistiva, facendo risparmiare tempo alle aziende e, più precisamente, rendendo i PDF più leggibili per le persone con disabilità. Adobe afferma che l’intelligenza artificiale può esaminare rapidamente scorte di vecchi documenti privi della struttura adeguata.

La società sta inoltre lanciando un PDF Accessibility Checker, che “consentirà alle organizzazioni di valutare rapidamente e facilmente l’accessibilità dei PDF esistenti su larga scala”.

Oltre all’API rivolta agli sviluppatori, Auto-Tag arriverà su Acrobat Pro a giugno, offrendo la strutturazione automatizzata dei metadati all’interno dell’app senza costi aggiuntivi per tutti gli abbonati. La funzione arriverà anche su Acrobat Reader questo autunno.


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